3830 recensioni a vostra disposizione!
   

ROBIN HOOD Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 18 maggio 2010
 
di Ridley Scott, con Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Mark Strong, Mark Addy, Max von Sydow (Stati Uniti, 2010)
 
Quella illustrata dal magistrale quanto discontinuo autore di BLADE RUNNER, THELMA & LOUISE, BLACK HAWK ABBATTUTO o IL GLADIATORE (quanto, ahimè, di G.I.JANE, 1492 LA SCOPERTA DEL PARADISO o UN'OTTIMA ANNATA) è la storia di Robin Hood, ma non di quello con la piuma sul cappello caro alla nostra infanzia. E' la vicenda di Robin Longstride, umile arciere al servizio delle armate di Sua Maestà, alle Crociate di quel remoto Tredicesimo secolo. In Normandia, sotto i suoi occhi, i francesi si offrono il lusso di sbarazzare il mondo dalla leggenda di Riccardo Cuor di Leone. E Ridley Scott quello di illustrare la genesi del personaggio con l'arco che finirà nella mitica foresta di Sherwood.

Qualcuno dirà piuttosto, di ritentare il favoloso jackpot valso ai produttori de IL GLADIATORE: con un ultraquarantenne Robin, ma ancora supportato dallo sguardo per niente appesantito di Russell Crowe, un percorso scenaristico anche politico e proletario, prima dell'incontro con una splendida, al solito, Cate Blanchett. E, oltre i noti soprusi di chi governa a York e dintorni sarà proprio la storia d'amore, delicata e impetuosa fra le due star non esattamente teenager, a risultare fra le cose più convincenti del film. Più, inutile dirlo, la solita maestria del regista nel muovere la camera come le folle, cogliere il dettaglio rivelatore ed esaltante all'interno della meccanica ormai spremuta delle battaglie, captare i suoni, montare il tutto con l'ausilio determinante del fido Pietro Scalia. Più efficace, in definitiva del celebrato Brian Helgeland (L.A. CONFIDENTIAL) alla sceneggiatura.

Meno, funzionano altre cose determinanti, come i cattivi (e non mancano), dai due sovrani mollaccioni di Francia ed Inghilterra, agli sgherri più a portata di popolino. Meno, soprattutto, nell'imprescindibile riferimento a IL GLADIATORE, il potere di coinvolgimento emotivo del film, l'identificazione con il protagonista.

Confessiamolo, oltre a fulgide battaglie e tenzoni indimenticabili all'interno del Colosseo, quell'indomito lottatore tradito dal migliore dei suoi amici che finiva per massacrargli moglie e piccini qualche lacrima ce la fa sempre versare. Questo Robin ante-litteram permette ancora al regista una delle sue utili incursioni all'interno delle malefatte di chi detiene il potere: ci adeguiamo, ovviamente, ma senza condividere l'emozione degli arcieri che alla fine scompaiono con lui all'interno della foresta di Sherwood.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda